Perché è importante ripetere l’esame ecodoppler ? Come si esegue una mappatura emodinamica delle vene varicose

Il test del laccio;

Il test del laccio permette di vedere come una collaterale si riduce spontaneamente dopo che è stata deconnessa.Si mette una laccio all'origine della collaterale e si fa camminare la paziente.Se la collaterale collassa camminando,vuol dire che l'asportazione della collaterale può essere evitata.

La programmazione di un intervento CHIVA necessita di molte più informazioni che si possono ricavare dall’esame eco-doppler e che non vengono ricercate per programmare un intervento demolitivo. Per poter programmare un intervento conservativo CHIVA personalizzato bisogna per forza fare una mappa emodinamica e quindi se anche il paziente ha già fatto un eco-doppller dovremo rifarlo. La velocità del sangue nelle vene è troppo bassa per essere rilevata dall’ecodoppler in condizioni di riposo. Per aumentare questa velocità e studiare la funzione delle valvole viene compressa e rilasciata la gamba. Spremendo le vene il sangue si muove e l’operatore studia la funzione delle valvole. Questa manovra però da un risultato che è ben lontano da quello che succede nella realtà e cioè quando il paziente cammina. Invece di ricorrere a questa manovra si può fare in modo che anche rimanendo fermo il paziente contragga i muscoli della gamba ed il flusso venoso si attivi.

esame ecodoppler in cui si applica un forza per aumentare il flusso
Questo è possibili con semplici manovre che spostano il peso del paziente o modificano il suo baricentro. Per esempio basta spingere in avanti il pazienti per avere sulla vena poplitea un flusso di intensità e durata superiore alle manovre di strizzamento. Con questi test e con altri accorgimenti tecnici, si può definire come circola il sangue nelle vene varicose, definendo cosa succede quando i muscoli si contraggono e quando invece si rilasciano. Sulla base di questa cartografia dinamica delle vene varicose, che include anche lo studio del flusso nelle vene sane, viene scelta la “strategia" terapeutica dell’intervento CHIVA , cioè il modo migliore di ottenere senza togliere niente un buon risultato estetico e funzionale.

L’ecodoppler nella programmazione di un trattamento demolitivo

Molti pazienti paragonano l’esame ecodoppler ad un esame del sangue o ad una radiografia.
Mentre questi ultimi danno come risposta un parametro che è interpretabile da altri medici ( tutti possono guardare la radiografia ed esprimere il loro parere), l’esame ecodoppler ha molte variabili che dipendono dall’esperienza emodinamica di chi fa l’esame e da quale è la finalità dell’esame.
Per esempio sapere che le vene profonde sono sane e che la safena non ha le valvole che funzionano sono parametri sufficienti a definire che il paziente soffre di insufficienza venosa superficiale e che può essere curato togliendo la safena o bruciandola con il Laser.
Con questo esame fatto da un altro e che consiste in due righe scritte su un foglio, il chirurgo eseguirà l’intervento, senza ripetere l’ecodoppler, ma semplicemente segnando con un pennarello prima dell’operazione le vene che dovrà togliere.

Ti è piacuto l'articolo? condividilo sui Social