Quali sono i sintomi delle vene varicose?

I sintomi dovuti alle vene varicose sono spesso diversi da quelli che ad esse vengono attribuiti dai pazienti. Analizziamo questi sintomi uno per uno.

  1. Presenza di gavoccioli blu e capillari ai piedi: sono ovviamente sintomi di vene varicose
  2. Dolore dove ci sono le vene varicose: le vene non hanno terminazioni dolorifiche, quindi a meno che non ci sia una flebite in atto è probabile che il dolore sia dovuto ad altre cause, spesso di natura ortopedica o dovute a compressione dei nervi a livello della colonna vertebrale.
  3. Crampi : i crampi sono un sintomo che può avere una origine multifattoriale, Fra le cause c’è anche la circolazione venosa, ma difficilmente è la sola. Quindi programmare un intervento alle vene per risolvere i crampi è spesso una procedura fallimentare.
  4. Gonfiore alle gambe : ci sono pazienti con vene varicose enormi che non hanno le gambe gonfie ( edema). Certamente l’insufficienza venosa può essere causa di edema, ma vanno escluse altre cause quali l’insufficienza linfatica (linfedema), quella cardiaca, la presenza di cellulite e di gambe a colonna ( lipedema).
  5. Piedi freddi : questa patologia che dipende spesso da una cattiva regolazione del microcircolo, va sotto il nome di Morbo di Raynaud. L’insufficienza venosa può essere una causa aggravante, ma non quella principale.
  6. Livedo racemosa : è l’aspetto della pelle a chiazze simili a quelle che hanno i neonati. E’ dovuta ad un problema del microcircolo e e si associa spesso a finissimi capillari rossi che è bene non trattare. Può migliorare con una terapia medica specifica.

Diagnosi di vene varicose

Per riconosce le vene varicose e poterle classificare il Medico si avvale di uno strumento chiamato ecocolordoppler.Per rilevare i movimenti del sangue nelle vene occore effettuare delle manovre che 'stimolino' il flusso sanguineo. Per questo l'uso dell'ecocolodoppler è molto soggettivo ed è indispensabile rivolgersi a un medico molto esperto.

L'Eco-Color-Doppler

Come si esegue un Eco-color-Doppler Venoso per lo studio delle vene varicose

Lo scopo di un Eco-Color-Doppler in caso di vene varicose è quello di identificare da dove origina il sangue che va a sovraccaricare la funzione della safena, dove rientra nelle vene profonde e che percorso segue per andare dalla origine al rientro. Poichè le vene varicose si sviluppano a causa del fatto che l'uomo sta in piedi, è in piedi che dovrà essere eseguito l'esame. Il flusso del sangue nelle vene ha di base una bassa velocità che non permette alle apparecchiature ecodoppler di vedere come si muove. Per vedere il flusso del sangue nelle vene attraverso l'eco-color-doppler bisogna far si che la sua velocità di scorrimento aumento e per questo si ricorre a delle manovre quali la compressione della coscia o della gamba ed il successivo rilasciamento o si spinge il paziente in modo che contragga i muscoli e la circolazione si attivi. Queste manovre danno luogo ad un flusso nelle vene diretto verso il cuore. Questo flusso è spinto da un gradiente di pressione. Una volta che la pressione di spinta si esaurisce se le valvole nelle vene non funzionano correttamente il sangue torna indietro. Fra le due manovre descritte, la compressione con la mano e la contrazione muscolare, c'è una differenza sostanziale , cioè la prima manovra non è fisiologica e non riproduce ciò che succede quando il paziente cammina. Nello studio ecodoppler delle valvole safeniche all'inguine si fa anche aumentare la pressione addominale chiedendo al paziente di soffiare in una cannuccia chiusa o di spingere come per andare in bagno. L'aumento di pressione nell'addome fa si che se la valvola della safena all'inguine non funziona si crei in quella sede un flusso di direzione inversa a quella normale. Anche questa manovra non è fisiologica, perchè riproduce una situazione occasionale, ma permette di rendere più sensibile l'esame perchè crea una forte pressione. Ovvio che se una valvola non funziona a questo test ma svolge correttamente la sua funzione durante la attivazione del flusso con la contrazione muscolare, vuol dire che è una valvola che non funziona benissimo, ma non che non funziona.

Mi hanno fatto l'eco-color-doppler in posizione distesa, cosa devo pensare?

In posizione distesa c'è una minore pressione di riempimento delle vene (le vene sono più vuote) e le manovre di compressione a monte ed a valle rischiano di dare falsi positivi. Le compressioni muscolari non si possono eseguire e mancando anche la pressione idrostatica data dalla stazione eretta non si possono avere informazioni attendili sulla circolazione venosa nelle gambe. Quindi se l'esame è stato soltanto in posizione distesa è poco attendibile.

Tutte le immagini allegate rappresentano le vene in sezioni longitudinali, va bene?

La scansione longitudinale si ottiene ponendo la sonda dell'ecografo sora alla vene con lo stesso orientamento del vaso. Questa scansione riproduce una immagine ecografica che è molto vicina a quella di un "tubo" e quindi è suggestiva, perchè molto simile alla anatomia e tutti possono riconoscere la vena. Ciò che si vede in scansione longitudinale è solo ciè che passa nel sottilissimo fascio di ultrasuoni, quindi se dal vaso in esame ne origina in altro, riuscirò a vederlo solo se lo inserisco in questa sottilile scansione. Se invece si usa una scansione trasversale si ottengono immagini meno scenografiche ma si riescono a vedere chiaramente tutte le connessioni fra i vasi, indipendentemente dalla loro direzione, sia verso la profondità che verso la superficie o sullo stesso piano della safena. Quindi la cartografia delle vene varicose si esegue in scansione trasversale e se questa non è stata usata l'esame non è attendibile dal punto di vista cartografico.

Si parla di incontinenza delle perforanti alla gamba, come devo interpretare questo dato?

Quando la safena non funziona il sangue tende ad accumularsi alla gamba e deve cercare una via per rientrare nelle vene profonde. Le vene che mettono in comunicazione la safena con le vene profonde si chiamano appunto perforanti. La loro dilatazione è la conseguenza del fatto che nelle vene superficiali arriva un flusso superiore al normale. In conseguenza della dilazione queste vene perforanti perdono la loro funzione valvolare, cioè divengono incontinenti. Se la ddiagnostica doppler si basa solo sul fatto di vedere un flusso di direzione inversa al normale, queste vene perforanti saranno identificate come patologiche e da qui la indicazione a chiuderle. Se l'eco-color-doppler si esegue invece con il paziente in piedi e gli si fanno contrarre i muscoli, allora si vedrà che il flusso in queste vene perforanti va nella direzione giusta durante la fase di rilasciamento dei muscoli, mentre va all'incontrario durante la fase di contrazione. Poichè il flusso che avviene durante la fase di rilasciamento e che porta il sangue nelle vene profonde ha una portata superiore a quello che viene verso la pelle, la perforante svolge una corretta funzione di rientro e non deve essere chiusa.. Una diagnostica che non distingue il flusso nella perforante durante la fasi di contrazione muscolare rischia di portare il paziente verso una inutile demolizione. Per ulteriori informazioni sull'eco-color-doppler vedi anche nella sezione CHIVA.

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